EDIZIONE 2026 – 2028
“ARCHEOLOGIA GIUDIZIARIA® E CRIMINI CONTRO IL PATRIMONIO CULTURALE”
SCUOLA BIENNALE DI ALTA FORMAZIONE – “SAG”
Principi, metodologie e tecniche necessarie per accertare l’autenticità, la provenienza e il valore economico di reperti e opere d’arte.
Stime e perizie nel complesso mercato dell’antiquariato (reperti, libri, opere d’arte antica) e dell’arte moderna e contemporanea.
FORMAZIONE IN MODALITÀ BLENDED LEARNING
(L-ANT/07, L-ANT/08, L-ANT/06, L-OR/05, M-STO/08, CHIM/12, IUS/01, IUS/10, IUS/13, IUS/17, IUS/15, IUS/16, FIS/07, L-ANT/10, ING-INF/07, L-ART/04, L-ANT/04, M-PSI/07, M-PSI/05, ICAR/10, ICAR/15, ICAR/21, SPS/12, L-ART/03, L-ART/01, L-ART/02, LM-88, LMG-01)
RICONOSCIUTA DAL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE E DEL MERITO
ID 99145 – Edizione 148867
Le iscrizioni si chiudono il 20 MARZO 2026
CON RILASCIO ATTESTATO CERTIFICATO DAL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE E DEL MERITO.
La Scuola e la certificazione sono riconosciute dal MIM, grazie all’accreditamento sulla piattaforma S.O.F.I.A. in collaborazione con IRSEF, ente accreditato presso il Ministero dell’Istruzione e del Merito e verificabile nell’elenco ufficiale degli enti qualificati
FINALITÀ:
La difesa del Patrimonio culturale, da intendersi nel senso più ampio del termine, richiede sempre più frequentemente competenze specifiche ed in linea con quella che è l’evoluzione normativa, non solo nazionale, ma altresì comunitaria ed internazionale in tema di beni culturali nel settore dell’Archeologia Giudiziaria® (che concerne l’applicazione delle discipline afferenti al patrimonio culturale all’ambito giudiziario e che comprende, quindi, i crimini contro il patrimonio culturale). Tali competenze risultano ormai necessarie anche per gli archeologi, gli storici dell’arte e gli altri professionisti della tutela del patrimonio culturale che sono chiamati, ormai assiduamente, a mettere le proprie abilità a servizio della magistratura, degli inquirenti, delle forze dell’ordine, degli avvocati e dei professionisti operanti nel settore della giustizia, per svolgere le funzioni di consulenti e per redigere perizie e valutazioni su danni al patrimonio culturale e su reperti archeologici ed opere d’arte posti sotto sequestro. Competenze oggi richieste anche agli operatori delle forze dell’ordine e di tutte le istituzioni chiamate ad intervenire nella difesa del patrimonio culturale e a contrastare le attività illecite e le organizzazioni criminali del settore. Risulta fondamentale altresì acquisire specifiche competenze anche per tutti gli operatori impegnati nelle scuole di ogni ordine e grado in un’ottica di prevenzione primaria e di sensibilizzazione in riferimento al tema della tutela della storia e del patrimonio culturale. Sempre più spesso, dunque, l’archeologia e le discipline dei beni culturali trovano applicazione in ambito giudiziario. Si tratta di attività che oltre che alla formazione universitaria e ai requisiti di legge, richiedono una formazione continua e sempre più specializzata. È per queste ragioni che è sempre più indispensabile per i professionisti e gli operatori del settore formarsi ed aggiornarsi adeguatamente sui principi, le metodologie e le tecniche che consentono, in ambito giudiziario ed extragiudiziario, di stabilire l’autenticità, la provenienza ed il valore economico attribuibile ad un reperto o un’opera d’arte. D’altra parte tale formazione è fondamentale per lo svolgimento di stime e perizie nell’articolato e complesso panorama del mercato dell’antiquariato (reperti, libri, opere d’arte antica) e dell’arte moderna e contemporanea dove i crimini sono frequenti. Una formazione dunque che deve essere all’avanguardia e deve necessariamente tenere conto quindi della rivoluzione legislativa a cui si è assistito negli ultimi anni che ha condotto poi oggi all’emanazione della legge 22/2022. Una formazione che sappia altresì approfondire tutti i risvolti civili ed amministrativi e, conseguentemente, tutte le innovazioni tecnologiche, metodologiche e tecniche fondamentali per la tutela del Patrimonio Culturale ed indispensabili per il contrasto dei crimini contro lo stesso perpetrati.
DESTINATARI:
Laureati in archeologia, storia dell’arte, architettura, conservazione dei beni culturali, restauro, esperti in diagnostica e delle Scienze e Tecnologie Applicate ai Beni Culturali e nelle altre discipline del settore, giurisprudenza, scienze politiche, lettere antiche e/o moderne, scienze criminologiche per l’investigazione e la sicurezza e/o in scienze per l’investigazione, ricerca sociale per la sicurezza interna ed esterna, laureati in storia e/o filosofia; insegnanti di ogni ordine e grado, operatori coinvolti a vario titolo nell’istruzione e formazione; criminologi, legali, archivisti, professionisti e operatori della giustizia, funzionari e operatori delle Soprintendenze, funzionari e operatori dei musei pubblici e privati, delle pinacoteche, delle biblioteche pubbliche e private, delle forze dell’ordine e delle altre istituzioni, enti locali e organizzazioni governative e non governative operanti nel settore della tutela del patrimonio culturale, giornalisti.
METODOLOGIA DIDATTICA:
Le lezioni della SAG verranno svolte durante il weekend (Sabato e Domenica), articolate in uno o più incontri al mese, online attraverso l’apertura di un’aula virtuale attraverso la piattaforma Zoom. Le attività di formazione in presenza, saranno comunicate agli iscritti con anticipo e saranno fissate in funzione delle esigenze didattiche e logistiche della Scuola e del CSC. Durante le lezioni svolte in ambiente di apprendimento virtuale (apertura di classroom), è obbligatorio tenere accesa la webcam al fine del riscontro della effettiva presenza.
Durante il biennio formativo sono previsti seminari di approfondimento obbligatori, lectio magistralis e una Formazione a distanza con questionari obbligatori secondo le modalità che verranno comunicate agli iscritti. La partecipazione OBBLIGATORIA ai seminari non prevede costi aggiuntivi per gli allievi iscritti.
La SAG adotta una modalità di formazione fondata sul blended learning, metodologia didattica che prevede ambienti d’apprendimento misti, combinando didattica tradizionale in presenza, apprendimento esperienziale e formazione tramite utilizzo di tecnologie informatiche e piattaforme digitali.
ATTESTATO:
Al termine della formazione biennale verrà rilasciato dall’Ente di Formazione accreditato dalla Regione Lazio “Centro per gli Studi Criminologici, Giuridici e Sociologici” un ‘Attestato di Frequenza’ certificato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito comprovante le competenze acquisite quale “Esperto in Archeologia Giudiziaria”.
L’attestato consente, congiuntamente al possesso dei requisiti di legge, l’iscrizione al tribunale territoriale di residenza in qualità Consulente Tecnico (CT), di Perito e di CTU, per l’esercizio di Consulente Tecnico di Parte su nomina degli Avvocati e collaboratore ausiliario della Polizia Giudiziaria in qualità di Esperto (art. 348, 4 comma C.P.P.), come aggiornamento professionale, nei concorsi e nelle carriere interne agli enti ed istituzioni operanti nel settore e per l’esercizio dell’attività di perito in ambito giudiziario ed extragiudiziario. La formazione ricevuta consentirà altresì al personale docente di ogni ordine e grado di acquisire competenze aggiuntive nei molteplici settori scientifico disciplinari riportati nel Piano di Studi. L’Attestato rilasciato consente altresì, fatti salvi i requisiti richiesti dalla normativa di riferimento, di candidarsi come riserva selezionata FFOO e FFAA, e per il passaggio dalla II alla I Fascia negli elenchi dei professionisti dei beni culturali. È escluso dalla seduta finale e dal rilascio dell’attestato l’allievo non in regola con il versamento della quota di iscrizione, con il pagamento di tutte le rate, l’allievo che non abbia completato i questionari di cui alla Formazione A Distanza, che non abbia partecipato ad entrambe le simulazioni in aula (Mock Trial), alla Formazione su Campo e i tirocini. È escluso altresì l’allievo che si sia assentato per un numero di ore superiore al 20% del monte ore previsto per le attività didattiche.
PREMIO DI TESI:
Il Centro per gli Studi Criminologici mette in palio n.1 Premio di Tesi, previa richiesta espressa, a copertura totale delle spese di pubblicazione scientifica dell’elaborato finale a favore del beneficiario.
Il Premio di Tesi sarà intitolato alla memoria dell’archeologo Fabio Maniscalco, del generale Roberto Conforti, dell’archeologo Sebastiano Tusa e del magistrato Paolo Giorgio Ferri. Per le modalità di partecipazione si rimanda all’All.C, parte integrante della presente domanda.
PER INFO E ISCRIZIONI:
CSC – Centro per gli Studi Criminologici
Palazzo Grandori – Ingresso Piazza San Francesco, 2 – Viterbo
Segreteria Amministrativa e Organizzativa
Tel. 0761 364913 – 351 3890074